Infortuni: online gli open data Inail – ecco il bilancio di luglio 2018
Tra gennaio e luglio del 2018 i casi d’infortunio rilevati dall’Inail sono stati 379.206, in diminuzione dello 0,3% rispetto all’analogo periodo del 2017. Il decremento rilevato nel confronto tra i primi sette mesi del 2017 e del 2018 è legato solo alla componente femminile che registra un calo dell’1,2% (da 136.411 a 134.789), mentre quella maschile presenta un lieve aumento pari allo 0,2% (da 243.825 a 244.417). La diminuzione ha interessato gli infortuni dei lavoratori italiani (-1,4%) e di quelli comunitari (-0,2%); per i lavoratori extracomunitari si assiste, invece, ad un aumento dell’8,6%.
INFORTUNI MORTALI
Le denunce di infortunio sul lavoro con esito mortale presentate all’Istituto nei primi sette mesi di quest’anno sono state 587, quattro in meno rispetto alle 591 dell’analogo periodo del 2017 (-0,7%). I dati rilevati al 31 luglio hanno evidenziato, a livello nazionale, una diminuzione dei casi avvenuti in occasione di lavoro, passati da 431 a 414 (-3,9%), mentre quelli occorsi in itinere, ovvero nel tragitto di andata e ritorno tra l’abitazione e il posto di lavoro, sono aumentati dell’8,1% (da 160 a 173).
Nei primi sette mesi del 2018 si è registrato un aumento di 25 casi mortali (da 497 a 522) nella gestione Industria e servizi, mentre in Agricoltura i decessi denunciati sono stati 20 in meno (da 76 a 56) e nel Conto Stato 9 in meno (da 18 a 9).
Il decremento rilevato nel confronto tra i primi sette mesi del 2017 e del 2018 è legato esclusivamente alla componente maschile, i cui casi mortali denunciati sono stati quattro in meno (da 531 a 527), mentre quella femminile ha registrato 60 decessi in entrambi i periodi. La diminuzione ha interessato le denunce dei lavoratori italiani (da 498 a 494) e quelle degli extracomunitari (da 67 a 64), mentre quelle dei lavoratori comunitari sono aumentate di 3 unità (da 26 a 29).
DENUNCE DI MALATTIA PROFESSIONALE
Dopo la diminuzione registrata nel corso di tutto il 2017, in controtendenza rispetto al costante aumento degli anni precedenti, nei primi sette mesi del 2018 le denunce di malattia professionale protocollate dall’Inail sono tornate ad aumentare.
Al 31 luglio 2018, l’incremento si attesta al +3,5% (pari a 1.277 casi in più rispetto allo stesso periodo del 2017, da 36.224 a 37.501). L’aumento ha interessato tutti i comparti: nell’Industria e servizi le denunce di malattia professionale sono aumentate del 2,9% (da 28.578 a 29.396), in Agricoltura del 6,2% (da 7.217 a 7.667) e nel Conto Stato del 2,1% (da 429 a 438).
In ottica di genere si rilevano 1.159 denunce in più per i lavoratori (da 26.253 a 27.412: +4,4%) e 118 in più per le lavoratrici (da 9.971 a 10.089: +1,2%). L’incremento ha interessato prevalentemente le denunce dei lavoratori italiani (da 33.908 a 35.101; +3,5%), rispetto a quelle dei lavoratori comunitari (da 652 a 796; +22,1%). In calo del 3,7% le denunce degli extracomunitari (da 1.664 a 1.603).
Le patologie del sistema osteo-muscolare e del tessuto connettivo (21.676 casi), con quelle del sistema nervoso (4.211) e dell’orecchio (2.774), continuano a rappresentare le prime tre malattie professionali denunciate nel periodo gennaio-luglio 2018 (pari a oltre il 76% del complesso). Seguono le denunce di patologie del sistema respiratorio (1.618) e dei tumori (1.401).
Per maggiori approfondimenti consulta il sito INAIL